Sarà davvero l’anno della svolta ?

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Ciao, riparto con la mia scrittura dalla constatazione di un dato di fatto: c’è ancora tanto da fare

A novembre ho partecipato all’assemblea di una delle più importanti associazioni dedicate all’imprenditoria.

Quando gli ospiti hanno iniziato a parlare ho cercato su Twitter i loro nomi e cognomi e con mio grande stupore e rassegnazione non ho trovato, ahimè, l’account di nessuno! Non volevo fare niente di che, non sono uno stalker, semplicemente avrei twittato con piacere alcuni dei loro concetti, citandoli nella frase senza attribuirmi alcun merito! Avrei voluto aggiungere anche degli “hashtag” per mostrare alla mia città quali valori e quali obiettivi si stanno prefiggendo più di 300 imprenditori della loro provincia.

assemblea brescia

Tutto questo perché a parlare e a presenziare a questa serata c’era il meglio della nostra città, coloro che in parte stanno permettendo alla provincia di vivere prima che di lavorare, imprenditori che nel loro campo sono dei leader , riconosciuti non tanto per i loro cognomi ma prima di tutto per quel che hanno dimostrato negli anni.

Allora mi chiedo: è possibile che persone così lungimiranti nel mondo degli affari, possano, nel 2015, organizzare un’assemblea e fare a meno del digital?

[Tweet “si può nel 2015, organizzare un’assemblea e fare a meno del social ?”]

In un mondo sempre più connesso, nel quale ci sono più smartphone che spazzolini, com’è possibile che persone di tale spessore non si rendano conto dell’importanza di informare e comunicare il loro impegno a più persone possibili?

Com’è possibile che non si rendano conto di quanto sia decisivo, oggi, raggiungere anche chi non era fisicamente presente in quell’aula?

E’ colpa nostra appunto, di chi come me svolge questa professione e deve evidentemente fare uno sforzo in più per far comprendere come possa essere diverso farsi leggere da 3000 persone anziché farsi ascoltare solo da 300 e di quali siano i vantaggi collegati a questo cambiamento.

Di come un semplice mi piace o clic sul cuore possa essere un vero segno di apprezzamento nei confronti del Brand.

[Tweet “Di come un semplice mi piace o clic sul cuore possa essere un vero segno di apprezzamento nei confronti del Brand.”]

Il Brand, appunto, quel valore che ancora oggi, a volte, ci si dimentica che possa e che debba arrivare ancora prima del prodotto…

Ma chissà che cosa sarebbe successo se ci fosse stata la possibilità di twittare! Forse oggi qualche centinaia di bresciani in più sarebbe stata a conoscenza di quali impegni gli imprenditori, loro concittadini, si sono prefissati per accrescere il valore di tutti.

Buon natale

admin

Ho aperto il mio primo PC, un Commodore 64, a 8 anni per connetterlo con quello del mio amico... fortuna poi è arrivato Internet !

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