In questo articolo scrivo le mie considerazioni dopo aver seguito la diretta su Facebook di Matteo Renzi.
Aldilà del credo politico di ognuno, #matteorisponde, hashtag che accompagnava la diretta Facebook del primo ministro italiano ha sottolineato ancora una volta di come i social network hanno abbattuto le barriere e le intermediazioni di un modo di comunicare che non è più sostenibile.
Certo bisogna saper filtrare le notizie dalle bufale e verificare le fonti, ma oggi abbiamo assistito a quello che era impossibile anche da pensare fino a 5 anni fa, “parlare” direttamente con il primo ministro.
Prima di scrivere alcuni numeri una riflessione partendo da una battuta finale di Renzi che ha esclamato prima dei saluti : “ se devo agire senza intermediazioni lo faccio “
Nessun copione, nessun direttore di giornale a dettare contesti, nessun titolo per vendere un giornale.
Un modo semplice e autentico dove non sono mancate le risposte diplomatiche, scazzate, propagandistiche, efficaci, passionali, divertenti.
Dove c’è stato un po’ tutto utilizzando bene il mezzo e senza copione.
Migliaia le domande , raggiunte le 44 mila persone in diretta 10.400 tweet in un’ora e circa 800.000 persone raggiunte, dato comunicato da Renzi verso la fine dove non ha fatto mancare una frecciata sullo share di qualche programma televisivo.
Oggi Renzi ha mostrato come questo “nuovo” modo di comunicare non può essere sottovalutato da nessuno!
Per sperare di continuare a vendersi ( per un politico il prodotto più importate è il proprio brand ) ancora non si può pensare di sfuggire al confronto con i propri clienti (cittadini) e trovare il modo più corretto di porli al centro della propria comunicazione e di offrirgli “assistenza”.
Ecco perché per me, politica a parte, #matteorisponde è assolutamente una cosa bella.
E' assolutamente una cosa bella #matteorisponde , le intermediazioni del giornalismo sono morte da tempo ! #cosebelle
— Christian Forgione (@Gione1978) 5 aprile 2016
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