Buongiorno, ci sono ancora, l’ultimo post risale a più di un mese fa devo recuperare ..
Ricomincio scrivendovi di una personale novità Io e mia moglie, abbiamo comprato l’ AUTO NUOVA
Bhè e chissenè starete pensando, ma quel che è interessante e vorrei raccontarvi è stato il processo decisionale che ha portato e convinto Michela, mia moglie appunto, e il sottoscritto a optare per una vettura piuttosto che un ‘altra.
Così faccio un breve passo indietro ai primi di febbraio quando partiamo decisi un sabato pomeriggio per vedere la vettura A, spaziosa moderna e a metano ma una volta lì veniamo accolti da un venditore che va di fretta, guardando l’auto non schiocca la scintilla anzi balzano agli occhi solo i difetti : è troppo grossa, che né facciamo, costa troppo, così brevemente cambiamo concessionario, a Brescia dovete sapere sono tutti vicini vicini così è più comodo scegliere , e chiediamo informazioni per la vettura C e D ma il venditore cordiale e professionale ci fa quasi innamorare di una vettura E, semestrale, prendiamo tutte le informazioni del caso ma dobbiamo salutare, Francesco ( mio figlio) deve essere cambiato.
Così prendiamo tempo ci diciamo, e la domenica mattina andiamo a vedere la nuova uscita della vettura F, siamo quasi convinti ci piace da subito cerchiamo mille informazioni e ci facciamo compilare un preventivo ma il venditore di turno non ci convince mai con le sue risposte, anzi!
Prendiamo il nostro preventivo e torniamo a casa, iniziamo a chiedere ad amici “esperti” e a consultare il web ed i suoi blog sulle prove di questa e quell’altra auto fino a che il sabato seguente dopo aver consultato ed essersi iscritti a decine di newsletter di offerte di autovetture, decidiamo di andare a vedere anche l’auto G e H, ormai siamo preda di scherno anche per i nostri genitori che non credono riusciremo mai ad arrivare ad una decisione, ma è proprio nell’auto G quella che sul web non mi aveva convinto per nulla dalla linea alle descrizioni povere, che ci imbattiamo in Domenico un venditore cordiale, ma anche sicuro di sé e molto preparato e professionale ci facciamo fare un preventivo e una volta a casa capiamo che qualità prezzo era un’offerta irrinunciabile, cerco in maniera più approfondita sul web e trovo decine di prove e giudizi che mi convincono definitivamente, il giorno dopo andiamo a versare l’assegno !
La sera domando a Michela: ma se alla vettura G mettiamo il venditore della F e viceversa, saresti stata così convinta? .. mi guarda e mi dice NO NON CREDO !
Bè ho vissuto sulla mia pelle cosa vuol dire comunicazione e professionalità a 360°:
- non basta una buona pubblicità
- che se funziona nel reale allora funziona anche nel web se implementato correttamente
- il prezzo è importante ma non è tutto
- formazione costante ed esperienza non sono caratteristiche accessorie per un dipendente
- ogni cliente ha una sua storia e va rispettata e capita per fornirgli le risposte corrette
- ogni cliente si sente preparato e agguerrito oggi più che mai grazie al web non mi basta che mi racconti dello sconto
Ogni parte in un’azienda deve essere curata e avere un’obbiettivo comune, la soddisfazione del cliente e del potenziale che potrebbe un giorno diventarlo o farmi pubblicità parlando di me, non curarsi dei nuovi media o non affrontarli nel modo giusto equivale ad avere il venditore sbagliato sul campo, non sempre si riesce a recuperare !
Vuoi sapere che auto ho scelto ? Ti è mai capitato di incontrare persone che sembravano non adatte al ruolo che rappresentavano ?
Chiedimi e ti risponderò
Ciao allora l’auto che ho acquistato, ma deve ancora arrivare guarda se posso una piccola polemica su questa storia della consegna lunghissima è inspiegabile per me.. comunque è la nuova Peugeot 2008 nella versione Allure ( si scrive così ?) 1.6 Diesel 92 CV, visto che sei del settore mi confermi che è una buona scelta ?
La vettura A era una Opel Zafira
Verissimo l’unico colpevole è il titolare nè sono convinto anch’io
PS si commerciali non adatti nè esistono a valanga, ma perchè purtroppo nella nostra cultura italiana, da molti è visto come un tappabuchi non come una professione e dall’altra parte l’azienda non fa quasi nulla per far crescere il proprio commerciale
Bellissima la definizione, IMPRENDITORE FAI DA TE , mancava solo l’ahaiahiahai con la vocina ALPITOUR
per il guest post ok, ti ho scritto una mail
Ciao Christian
mi sto godendo un pò di tuoi post, dopo aver trovato un tuo articolo su linkedin. Complimenti per la semplicità con cui descrivi certi processi sulla “cultura digitale” e sul business correlato. E complimenti per aver scelto di seguire nel tuo blog una traccia che unisca commerciale e web opportunity. E’ abbastanza introvabile per la mia breve esperienza.
Sergio
Grazie Sergio davvero un gran bel complimento, in effetti sto “combattendo” una guerra per far capire anche attraverso questo blog come l’utilizzo ( preferibilmente in modo professionale ma sarebbe già abbastanza in maniera corretta ed “educata”) del web sia NECESSARIO per chi svolge la mia professione oltre che per le PMI
Continua a seguirmi!